Radio Sud Globale: l’originalità e l’unicità, la Recensione

02/02/2024 153 0 1

Il nuovo album di Piernicola Pedicini, Radio Sud Globale, mi ha colto di sorpresa. Lo seguo come artista da diverso tempo, e avevo già avuto modo di apprezzare sia Musiche Meridionali che Terre del Sud. Si trattava di album caratterizzati da una forte dimensione intima, nel desiderio di dar voce a quel Mezzogiorno dove la tradizione ancora sopravvive e merita di essere raccontata e tramandata. Mi aspettavo di ascoltare una raccolta di brani che proseguisse su quella strada, e invece mi sono ritrovato ad immergermi in qualcosa di decisamente inedito.

Ed è forse questo uno dei grandi pregi di Radio Sud Globale: l’originalità e l’unicità. Pedicini non dimentica se stesso e le sue origini, ma riesce a dar loro nuova linfa, mescolando il suo stile musicale e la sua passione per il dialetto a elementi che provengono da culture diverse, lontane e per certi versi ignote. Nella composizione dei suoi brani non ha semplicemente imitato lo stile musicale di altri mondi, ma lo ha rielaborato completamente, dimostrando una grande maestria che solo un autore maturo e esperto può possedere. Il risultato finale è decisamente molto buono, grazie al quale l’autore ha saputo decostruire e ricostruire la sua musica, affrontando una complessa evoluzione ma senza tradire se stesso.

Nota dopo nota ci si rende conto di come il testo e la musica vadano di pari passo, senza che nessuno dei due sovrasti l’altro. Un compito tutt’altro che facile: oggi non è raro trovare brani dove il ruolo di protagonista lo ha solo la musica, mentre il testo è privo di qualsiasi forma di appeal. Al contrario Pedicini ha raggiunto un equilibrio ideale che porta chi ascolta a riflettere e a pensare su ogni singola parola, ma senza dimenticare di seguire un sound ben riconoscibile e privo di imperfezioni.

Dieci canzoni per dieci racconti: Radio Sud Globale non vuole essere un semplice album, ma aspira a trasformarsi in una vera e propria esperienza per chi inizia ad ascoltarlo. Non c’è un modo giusto per immergersi nel nuovo lavoro di Piernicola Pedicini. Sul letto con gli occhi chiusi, in auto mentre si va al lavoro, durante una passeggiata all’aria aperta: il piacere di ascoltare canzoni come Il Vento o Famme restà si conserva inalterato, regalando nuovi dettagli ogni volta che si deciderà di premere di nuovo “play”.

Riguardo al significato, se i suoi primi album avevano come focus il Mezzogiorno del nostro Paese, Radio Sud Globale volge lo sguardo verso una dimensione che sappia guardare all’universalità. Dal locale si procede verso il globale, con la volontà di trasmettere un messaggio privo di qualsiasi confine. Ogni canzone di Radio Sud Globale è una sorta di inno alla pace, vista come termine di ogni conflitto. In sintesi, ciò che ha guidato l’autore nella composizione di questi brani è la speranza per un domani luminoso per tutti.

Se vi ho incuriosito e volete dare un’opportunità a questa raccolta sappiate che Radio Sud Globale è presente sulle principali piattaforme di streaming, come Spotify e Apple Music. Potrebbe essere una buona opportunità anche per conoscere i precedenti lavori di Piernicola Pedicini.

Andrea Prosperi

Tags: arte, cultura, musica, radio sud globale, recensione Categories: GingerNews, Musica, Recensione
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