La Compagnia Scapestrati è un progetto originale nato e cresciuto all’Isola d’Elba, che mette in musica le parole del cantante Francesco Porro. Da più di dieci anni si esibisce in festival e locali di tutta Italia, da nord a sud, non tralasciando le isole, da poco è uscito il loro nuovo singolo Cavallo a dondolo, noi li abbiamo incontrati e gli abbiamo fatto qualche domanda:
-Sotto quali spinte nasce La compagnia Scapestrati? Un nome particolare per una band da dove nasce?
La Compagnia Scapestrati nasce quando eravamo molto piccoli, ci chiamavamo Skapestrati con la Kappa e suonavamo un Reggae sbilenco e uno Ska simpatico, poi leggemmo l’etimologia del nome “scampati al capestro” e ci piacque molto, cambiò quindi in Scapestrati.
Poi cambiavano spesso i componenti e allora arrivò il definitivo nome “La Compagnia Scapestrati”. Per anni non mi piacque, ma ora lo trovo molto libertario come nome e l’ho accettato, come quando uno ha un nome che non gli piace ma poi lo accetta perché è il suo.
-Cosa vi accomuna e quali sono le vostre peculiarità?
Ci accomuna l’amore per la musica, l’amicizia e l’essere cresciuti insieme, siamo quasi fratelli, abbiamo litigato tantissimo senza mai picchiarsi.
-Come nascono i vostri pezzi?
I pezzi nascono quasi sempre da un motivetto e un testo che invento (Francesco Porro), sa lì si muovono le idee di tutti, per questo quando scrivo una canzone raramente so come uscirà, io porto un disegno da colorare.
-Cosa vi proponete con la vostra musica?
Con la nostra musica ci proponiamo di arrivare a tanta gente, perché abbiamo tante cose da raccontare e lo possiamo fare con della bella musica.
-Come e perché è nato Cavallo a dondolo?
Cavallo a dondolo nasce cantando questo motivetto, questa filastrocca alla mia seconda figlia. A lei piacque molto, allora sviluppai la canzone, elogio delle piccole cose e della capacità di stupirsi.
A quando il vostro prossimo album?
Tra maggio e giugno uscirà il nostro prossimo Ep.