Una presenza in Veneto per il festival friulano, in previsione di un progetto più ampio nel 2025.
Nasce dalla collaborazione tra il Comune di Tarzo, l’Associazione Culturale FLUXUS di Vittorio Veneto e l’Associazione Culturale Folkgiornale di San Daniele del Friuli questa prima presenza del festival internazionale di musica folk Folkest, con un concerto sabato 14 settembre alle ore 21 nella bella cornice della corte interna del Municipio di Tarzo con lo spettacolo Arrieras somos che vedrà all’opera Rita Camèra e la messicana Maria Moctezuma. Nel malaugurato caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito nell’Auditorium della Banca Prealpi San Biago di Tarzo, sempre alle ore 21. L’ingresso è libero.
Folkest è un festival di frontiera e lungo le frontiere ha sempre indirizzato le proprie scelte artistiche, recandosi anche in territori austriaci, sloveni e croati. Storicamente si è proposto di trovare una trama connettiva alla complessa intersezione dei territori e delle culture, con al centro l’integrazione tra proposta culturale e proposta artistica rivolta a un turismo culturale di profilo medio-alto. Grazie anche a collaborazioni virtuose e di sviluppo economico e sostenibile che mirano a promuovere e far conoscere territori e comunità meno note.
Un viaggio lungo 45 anni, un festival a cavallo di quattro confini lungo i quali coabitano da secoli etnie e popoli diversi, valorizzando le culture e le musiche del mondo.
I numeri di questi anni fanno riflettere: 500 amministrazioni comunali, pro loco, associazioni culturali coinvolte, oltre 2000 artisti presenti, oltre 1500 concerti ed eventi speciali.
E non ci poteva essere scelta musicista migliore della messicana Maria Moctezuma per questa prima tappa di Folkest a Tarzo.
Cantautrice originaria di Tabasco, ma residente a Mérida (MX), polistrumentista, attivista, con quattro album in attivo sul mercato, Maria Moctezuma è una delle figure più rappresentative della scena musicale messicana attuale, grazie alla fusione tra passato e presente della sua musica, attraverso ritmi e strumenti nativi tradizionali messicani e preispanici. Nel suo spettacolo oltre alla chitarra, usa la loop station, accompagnando le sue canzoni con diversi strumenti musicali come il flauto di Pan, ocarine di argilla (in forma di animali totemici come il giaguaro), suoni di uccelli, percussioni di semi e fisarmonica e altri strumenti ed elementi della cultura ancestrale, che si mescolano con la bossanova, la cumbia, lo jarana fino al rock, alla polka o al reggae.
Attento alle tematiche ambientali, al rispetto dell’ambiente, alla promozione dei territori e della vita a misura d’uomo, Folkest usa in questo 2024 un innovativo impianto di amplificazione totalmente green, assemblato e preparato in esclusiva dai tecnici di Edit Eventi. Un impianto eco-compatbile e ricaricabile con i pannelli solari.
Uno spettacolo che trasmette energie positive ed entusiasmo, lo stesso entusiasmo con il quale il Comune di Tarzo, con in testa il sindaco Gianangelo Bof, e l’assessore alla cultura, Michela Cesca, ha accolto la proposta per questa prima edizione, un primo assaggio, prima di metter le basi per una più vasta intesa futura con le varie amministrazioni della vallata, per un esclusivo progetto organico che Folkest dedicherà a quest’area.