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Se il futuro diventa investire in bellezza…

Il fruscio di un letto a baldacchino, il profumo del legno antico, la suggestione di una luce d’altri tempi. Il successo di tante fiction in costume su un target maturo ma non troppo è probabilmente frutto dell’impronta dei tanti Principi Azzurri e Belle Addormentate della nostra infanzia. Poi, in maturità, abbiamo imparato ad innamorarci di Shrek, più alla portata diciamo: alla ricerca di un romanticismo possibile. Meno paludato, anche.

Ma chi di noi non vorrebbe trascorrere almeno qualche ora fra le mura di un palazzo storico: di quelli che non aprono ai più. Dove il lusso è bellezza, quella vera, non quella futile e senza costrutto. Fuori da pregiudizi. Perché se è vero che le vacanze low cost sono una conquista, che ha saputo portare fuori di casa e nel mondo tanta gente, permettendo un flusso di lingue persone e costumi, questo non ci deve far demonizzare un altro tipo di turismo che ha il pregio di valorizzare le tante bellezze di casa nostra.

L’incontro con una collega mi ha fatto scoprire un dato che non conoscevo: in Italia la richiesta di dimore di lusso è più alta dell’offerta che sappiamo produrre. Come a dire: il riccone che viene normalmente dall’Est cerca a casa nostra dimore di lusso che troppo spesso non trova, che sono troppo inflazionate. Dall’altra parte esistono tante, tantissime case ricche di storia, bellezza, prestigio che potrebbero entrare nel mercato del lusso se solo fossero assistite adeguatamente. Ed è così che un gruppo di investitori illuminati ha pensato di mettere su un portale dedicato a mettere in contatto i proprietari delle case più belle con i viaggiatori più esigenti. Non solo: un progetto che combini all’alloggio di lusso percorsi di cultura, raffinati e scelti con intelligenza e accuratezza. Un film insomma!!! Questi luminari del turismo sono la crew di The Grand House, guidata da due personaggi storici del turismo italiano, Massimo e Maurizio Micangeli. Ma la particolarità non finisce qui: costoro, a supporto della nascente attività, hanno deciso di affidarsi a Mamacrowd. Che cosa è Mamacrowd? Una piattaforma di crowdfunding e, fin qui, niente di nuovo. Invece no, leggendo meglio la documentazione, vado a scoprire che di fatto costoro hanno costruito un tessuto non di donazioni, ma di investimenti. Come a dire: chi investe in questa piattaforma diventa socio del progetto. Che qualcuno insomma abbia capito che investire su bellezza e patrimonio possa essere più remunerativo che giocare con futuristici bitcoin? Sembra di sì, al punto che fra gli investitori, ad oggi, leggiamo nomi come Domenico Procacci, titolare di Fandango Produzioni e Edizioni, Kasia Smutniak, Gigi Buffon. Ma anche Chicco Testa, presidente Telit e Sorgenia ed ex presidente di Enel e ACEA; o Ernesto Auci, ex Direttore Responsabile e Amministratore Delegato de Il Sole 24 Ore.

E allora, che dire: la bellezza è forse il patrimonio del futuro?

Margot Frank

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