Bello, semplicemente bello: di quei dischi che entrano nelle orecchie per le porte dell’anima. Rarefatto, denso, potente e delicato. Come può essere il ricordo di un dolore e il quadro di una tragedia. Parliamo di In memoriam (Medulla), opera a sei mani di Stefano Battaglia (pianoforte), Michele Rabbia (percussioni, live electronics), Eivind Aarset (chitarra elettrica, live electronics) dedicata ai morti di Piazza della Loggia a Brescia a quarant’anni dalla strage. Otto requiem e tre inni suddivisi in due cd, un requiem per ciascuna delle otto vittime la cui morte, purtroppo e come spesso accade, non ha ancora trovato giustizia: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Alberto Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Vittorio Zambarda. I ghiacci caldi del nord di Aarset si incontrano con le note delicate e precise di Battaglia cucite assieme dal pathos performantico di Rabbia. Un lavoro fatto di intense emozioni musicali che si intrecciano in un interplay senza tempo soffuse del pulsare eterno che avvolge il ricordo degli eroi involontari e delle vittime reali. Quali erano questi militanti, queste donne e questi uomini scesi in piazza ad esercitare un loro inviolabile diritto.
Nessun gesto né oleografico né didascalico in queste pagine di intensa musica: solo musica, pensieri, poesia in note. Un progetto che sa andare al di là dei propri obiettivi e volare, sempre alto. E forse la giustizia di Giulietta, Livia, Alberto, Euplo, Luigi, Bartolomeo e Vittorio sta proprio in questa riconquistata poesia.