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In scena ad Aversa (CE): La bestemmia degli angeli caduti, di Floriana Verde

Al Teatro Cimarosa di Aversa (CE), martedì 8 aprile, debutta sul palco La bestemmia degli angeli caduti, opera di Floriana Verde. Una produzione di Lombardi Creative Studios, regia di Floriana Verde e Aiuto Regia di Bruno Cassandra. Con: Nicola Barbato, Bruno Cassandra, Josèpha Pangia, Rosaria Truppo. Un’interessante racconto che trova il suo contesto all’interno delle righe: «il racconto dei giusti che si addormentarono per trecento anni in attesa che l’ingiusto finisse».

La bestemmia degli angeli caduti racconta,infatti, la storia di una famiglia composta da un padre, una madre e tre figli – due adolescenti e un bambino piccolo – che vivono in un tempo e in luogo imprecisati, ma simili al presente. In uno scenario di guerra costante e devastante, questa famiglia affronta la lotta per la sopravvivenza, tanto fisica quanto morale, in un mondo dove ogni giorno è segnato dalla morte e dall’attesa di una salvezza. Il fulcro spirituale della loro esistenza è la religiosità, che si rivela un’arma a doppio taglio: è al contempo rifugio e maledizione, promessa di redenzione e causa del conflitto stesso. I protagonisti oscillano tra la speranza che la fede offre e la disillusione che deriva dal trovarsi intrappolati in una guerra radicata proprio nei fondamenti della religione.
Con uno sguardo profondo sulla fragilità dell’animo umano e sulla complessità della fede, La bestemmia degli angeli caduti esplora le tensioni devastanti di un mondo in cui la religione è sia consolazione che strumento di distruzione

La bestemmia degli angeli caduti, insomma, è un’esperienza teatrale che indaga, macroscopicamente, la crisi spirituale, la perdita della fede e la disumanizzazione dei popoli ottenuta attraverso l’annullamento identitario; microscopicamente, dall’altra parte, mette in luce le crepe invisibili che il conflitto lascia all’interno di una casa ancora vissuta.

Una scrittura densa e poetica in cui si esplora la spiritualità e la quotidianità di chi affronta il dolore con armonia, lasciando scorrere l’orrore con accettazione e pazienza. 

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