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Mammasantissima: l’ultimo videoclip di Giuliano Gabriele che racconta l’oscuro Sud

 

Esce su Youtube un nuovo videoclip per regalare immagini alla musica di BASTA! l’ultimo album di Giuliano Gabriele: dopo Basta!, Reveillez-Vous (Svegliatevi) e Muoviti è la volta di Mammasantissima realizzato, come i tre precedenti, dal filmmaker francese Jules Lahana con la supervisione del produttore Martin Meissonnier. Gli stereotipi oscuri del linguaggio mafioso esorcizzati da una tarantella che ad ogni passo di danza esplicita dolore e consapevolezza

Giuliano Gabriele - Mammasantissima

In perfetta continuità con lo stile ed il concept grafico dell’intero album, torna la figura specchiata: lo schermo diviso in due con l’immagine ripetuta a specchio. In questo caso però l’amalgama tra grafica e contenuti è ancora più stringente: il brano, infatti, dipinge il bipolarismo dell’essere umano che si lascia sedurre dalla danza dei percorsi all’apparenza semplici. La Maschera chiamata anch’essa “Mammasantissima” come il brano, rappresenta una sorta di diavolo con la lingua ricoperta di pietre preziose, a simboleggiare la tentazione dei “soldi facili”, e le antenne sulla fronte ad indicare l’attitudine a captare ovunque le occasioni del malaffare.

Il ritmo della tarantella scandisce musicalmente contenuti e testo che nel video vengono sottolineati dai passi di danza affidati ad un eccellente danzatore della tradizione Eduardo Vessella che interpreta le movenze tipiche della tarantella calabrese. Non a caso la Calabria è stata scelta come martire principale, tristemente famosa per essere una delle regioni più povere della ricca Europa, perché presa in ostaggio e denutrita dalla malavita. La Calabria è ovviamente il pretesto per parlare ancora una volta del lato oscura di tutto il nostro meridione: corruzione endemica, omertà, rassegnazione, normalizzazione, banalizzazione sono solo alcuni dei punti chiave di questo complesso problema, parlarne è faticoso, ma necessario, visto che si tratta di una delle poche vie d’uscita che le nuove generazioni hanno per far si che la rabbia e la vergogna spingano tutti a curare questo meridione dalle proprie profonde, dolorose ed antiche piaghe. 

Ricordiamo che al fianco di Giuliano Gabriele, voce e organetto, in questo album troviamo: Lucia Cremonesi viola e lira calabrese, Eduardo Vessella tamburi a cornice, Gianfranco De Lisi basso, Riccardo Bianchi batteria, Carmine Scialla bouzouki e chitarra battente, Giovanni Aquino chitarra elettrica e synth, Gianmarco Gabriele programmazioni. E Martin Meissonnier programmazioni.

 

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