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Come Onde sulla Sabbia: navigando tra passato e presente

A volte si ha la sensazione che ogni storia sia già stata raccontata. La letteratura nel corso dei secoli ha trovato nuove forme espressive, e il romanzo continua ad essere, dopo secoli, in forma smagliante. Certo, è diverso rispetto a un tempo, i generi si sono ampliati, così come i modi con cui si può arrivare al lettore.

Probabilmente vi starete chiedendo questa premessa cosa ha a che vedere con Come Onde Sulla Sabbia, il nuovo romanzo di Marzia Pendini pubblicato da Iacobelli Editore. I motivi sono essenzialmente due: il legame con il passato e quello con il presente.

L’autrice ci porta all’interno di una vera e propria Odissea moderna. Così come Ulisse la protagonista viaggia da un luogo all’altro, alla ricerca di una sua dimensione che inizialmente fatica ancora a capire quale esattamente sia. E se è vero che il richiamo all’Odissea e al tema del viaggio è più che naturale, è anche vero che tra una riga e l’altra si possono scorgere alcuni degli elementi portanti dei romanzi di formazione. La dolce protagonista affronta una serie di “battaglie” personali, alcuni dentro di sé, altre fuori dal proprio io, attraverso i contrasti con gli uomini che incontra sulla sua strada.

E qual è invece il legame con il nostro presente? Marzia Pendini è un’autrice che sa come farsi riconoscere grazie al suo stile, fortemente descrittivo. Nel corso di ogni capitolo non mancano descrizioni decisamente molto approfondite su ciò che indossano la protagonista e le persone intorno a lei. L’abbigliamento non è più solo un elemento di contorno, ma è parte della scena. L’immaginazione dei lettori e delle lettrici è guidata da queste descrizioni, permettendo di mettere a fuoco una sorta di “quadro” di ciò che sta avvenendo pagina dopo pagina.

L’emotività e la soggettività della protagonista è un elemento su cui è importante soffermarsi. La nostra protagonista è un personaggio che unisce in sé una grande forza con una ingenua fragilità. A volte si sta dalla sua parte, altre ci si chiede perché prenda determinate scelte. Non è un personaggio facile con cui avere a che fare, e forse proprio ciò rende la protagonista così vivida e reale, quasi come se si potesse incontrare al proprio bar di fiducia ogni mattina.

Si ha spesso la sensazione che dietro a Come Onde Sulla Sabbia ci sia un racconto quasi autobiografico. Non sappiamo quanto il merito vada alla fantasia dell’autrice, e quanto invece sia parte delle sue reali esperienze di vita, e ciò è un punto a favore. Dove termina la sovrapposizione tra autrice e personaggio? C’è davvero del fascino in questa scelta.

Come Onde Sulla Sabbia si è dimostrato un’ottima lettura, piacevole e scorrevole. Non è la prima esperienza di Marzia Pendini con la scrittura, ma è la prima volta che si cimenta con un romanzo, e il risultato denota non solo la capacità di coinvolgere i lettori, ma anche quella di sapersi distinguere con uno stile personale e autentico. Ha un buon ritmo che spinge a divorare il libro un capitolo dopo l’altro, sperando di trovare nella pagina successiva le risposte alle domande che la protagonista (e chi legge la sua storia) si sta ponendo.

Andrea Prosperi

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