Grande successo per il concerto di Antonio Onorato del 29 gennaio all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma: un evento organizzato da Renato Marengo per la presentazione del suo nuovo CD, Dedicato al Napule’s Power. Un Entusiasmante esibizione che ha visto a fianco di Antonio Onorato alle chitarre al basso Angelo Ferias e alla batteria Gianmarco Tarallo; a presentare lo stesso Renato Marengo, ideatore del Movimento Napule’s Power negli anni 70 ma anche produttore di questo progetto artistico che nasce proprio come un grande omaggio a quel potente movimento culturale e musicale.
Il tour di Antonio Onorato non si ferma: il 16 febbraio sarà con Fabio Mariani alla Casa del Jazz di Roma; il 23 febbraio sarà ospite al Palazzo delle Esposizioni per la presentazione di Ciao 2001, l’iconica rivista di recente tornata in edicola; il 25 febbraio si sposterà a Taranto, prima al Museo archeologico nazionale e poi al Palazzo Lanfranchi, per duettare con il cantante americano David Blamires. In programma anche ulteriori date a Napoli, Vicenza e Bologna per la presentazione del suo CD.
Ma torniamo al concerto: fitto il pubblico e scroscianti gli applausi che hanno accompagnato i brani; in platea erano presenti direttori di testate musicali, giornalisti della Rai, operatori culturali e critici del settore: Alfredo Tisocco direttore della Artis Records label che ha realizzato il disco, Franco Schipani, Pino Leoni, Michelangelo Romano, Dario Salvatori, Francesco De Vitis, Maurizio Becker, Gianluca Di Furia, Mark Kostabi Gigi Marziali, Mario Giugni, Patrizia Scascitelli, Claudio Simonetti. Presenti anche Tony Esposito e Alan Sorrenti, due protagonisti del Napule’s Power al quale sono stati, non a caso, dedicati brani presenti all’interno del disco.
Per la track list Onorato ha scelto alcuni inediti ed ovviamente molto brani in anteprima dal cd stesso tra cui: Un’Ora sola ti vorrei, dedicata agli Showmen, in particolare a Mario Musella, figlio di una napoletana e di un nativo americano, sbarcato a Napoli con tanti altri marines negli anni dell’occupazione americana alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ricordiamo, fra l’altro, Antonio Onorato oltre ad esser impegnato con la sua musica si occupa da sempre dei diritti dei nativi americani, sterminati dalla “civilizzazione bianca”. E Pagaia di Tony Esposito e Sienteme di Alan Sorrenti, l’unica che Onorato ha anche cantato.
Un pensiero non poteva mancare per il grande e adorato Pino Daniele con la sua Voglio di più, tante volte suonata in concerto col grande cantautore napoletano.
Onorato a chiuso lo spettacolo con una sua versione ipnotica di Tammurriata Nera, spaziando tra ritmi e armonie passando, oltre che in tutto il Mediterraneo, anche in: Oriente, America Latina e India per poi rientrare nei luoghi più popolari della tradizione musicale napoletana. Tamurriata Nera, lo ricordiamo, è un po’ l’emblema della nascita del Napule’s Power: prodotto dallo stesso Renato Marengo è il brano che ha reso celebre a livello internazionale oltre 50 anni fa la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Fausta Vetere, oggi a capo del celebre gruppo, ha dichiarato della versione di Onorato che “centinaia sono state le versioni di questo brano dopo che la NCCP l’ha portato al successo ma che la rielaborazione di Antonio Onorato è la migliore e più originale che abbia mai ascoltato.”