Torna il suono dell’Orchestra al ParmaJazz Frontiere Festival con il nuovo progetto di Roberto Bonati per la ParmaFrontiere Orchestra dal titolo emblematico di Quel principio è l’acqua. Il concerto è in programma il 21 ottobre alle 20.30 al Teatro Farnese di Parma.
Elemento stabile del Festival, attivo da 20 anni, la ParmaFrontiere Orchestra indaga attraverso la produzione di musica originale diversi ambiti musicali: dalla Scuola di Notre Dame ai canti della Sinagoga, da echi di Stravinskji ad omaggi al canone jazzistico, fino a meditazioni su temi culturali e sociali. Il tema di quest’anno è l’Acqua, fonte di vita e come già recitava Talete, principio primigenio. Il tema e la musica da esso scaturita sono così raccontati dal compositore Roberto Bonati, anima del Festival e autore di tutto il lavoro: “In una pozza d’acqua è iniziata la vita. Veniamo dall’acqua, siamo fatti di acqua. Rugiada, vapore, pioggia, diluvio, ghiaccio, brina, l’acqua che distrugge, l’acqua che pulisce, che purifica, l’acqua nostro principale sostentamento…“
E prosegue: “Tante sono le declinazioni di un elemento fondamentale per la nostra vita e, oggi più che mai, il problema della mancanza di acqua, e della speculazione sull’acqua, unito alle sue improvvise e terribili esplosioni, si pone con urgenza. Oltre due miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, con la conseguenza che almeno un milione e mezzo di esseri umani muoiono ogni anno per carenza di questa risorsa vitale e per la conseguente carenza di servizi igienici.
Il legame tra musica e acqua risulta particolarmente importante se indaghiamo sull’origine della parola “musica”. Se la generale opinione ci propone derivi da Mousiké, l’insieme delle arti governate dalle Muse, secondo alcuni autori medievali, attraverso un equivoco etimologico – per me incantatore – nato da un malinteso sul nome Moyses (salvato dalle acque), il termine “musica” “trae il nome da moys, che significa acqua, e da -ycos, che significa scienza, perché fu trovata presso le acque”. Questi i fondamenti de “Quel principio è l’acqua”, nel desiderio di dare centralità, attraverso la poesia del suono, a un problema che, come ospiti di questa terra, abbiamo dovere di affrontare e risolvere per il bene comune.”
Sul palco, a fianco a Bonati nei doppi panni di direttore e compositore, ci saranno: Marco Musso voce narrante, Giulia Zaniboni voce, Riccardo Luppi flauti e sax, Mario Arcari oboe, Marco Ignoti clarinetti, Michael Gassmann tromba e flicorno, Nicola Ernesto Cortes Castillo tuba, Paolo Botti e Ingrid Berg Mehus violini, Luca Perciballi chitarra, Luca Gusella vibrafono e marimba, Andrea Grossi contrabbasso e Roberto Dani percussioni e batteria.
Il Concerto è una produzione ParmaFrontiere.
Quel principio è l’acqua Talete
Musica dicitur a moys, quod est aqua Anonimo di Sankt Emmeram
Come bene comune globale più prezioso dell’umanità, l’acqua ci unisce tutti. Ecco perché l’acqua deve essere al centro dell’agenda politica globale. Tutte le speranze dell’umanità per il futuro dipendono, in qualche modo, dal tracciare una nuova rotta basata sulla scienza per dare vita all’Agenda di Azione per l’Acqua. Essi dipendono dalla realizzazione degli impegni rivoluzionari, inclusivi e orientati all’azione assunti dagli Stati membri e da altri in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua del 2023. António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite