Si avvia verso la conclusione la rassegna Suoni In Movimento che a breve convergerà le sue forze in Panorami Sonori (dal 19 settembre): penultimo appuntamento per l’edizione 2023 domenica 3 settembre alle 16.30 presso la Fabbrica della Ruota nella città di Pray. Nel percorso a ritroso di questa rassegna intitolata Concerto Italiano, non poteva mancare un intero appuntamento dedicato ad un viaggio umano insieme all’uomo Giuseppe Verdi, un Giuseppe Verdi insolito ma con possente capacità di comunicazione, attraverso le Romanze da camera come Il poveretto, L’esule, Perduta ho la pace. Questi sono solo alcuni dei titoli a cui il grande compositore ha affidato l’espressione di messaggi di sofferenza, amore, nostalgia della Patria, povertà, Fede. Al pianoforte Elena Ballario, che ha curato con attenzione anche la trascrizione per pianoforte e trio strumentale, insieme a Elena Rossi soprano, Giovanni Mareggini flauto, Sergio Patria violoncello. L’interpretazione dei testi sarà affidata a Camilla Patria.
Il concerto come tradizione sarà preceduto dalla visita guidata agli interni dell’ex lanificio Zignone, paradigmatico esempio di architettura industriale ottocentesca.
L’Ottocento musicale italiano può essere a titolo legittimo considerato come il trionfo del canto. Veniva coltivato sia nei teatri, sia nei fastosi saloni dei palazzi aristocratici o nei più modesti salotti borghesi; soprattutto qui, con l’ausilio del pianoforte, si dava voce ad un genere più intimo, normalmente precluso ai clamori del palcoscenico, tuttavia ugualmente amato: la romanza da camera. Le Romanze da camera di Giuseppe Verdi occupano un posto importante nella sua produzione artistica. Il compositore stesso chiama le sue arie “composizioni da camera” o “romanze”. La loro scrittura è piuttosto leggera e il loro sostegno semplice, caratteristica delle sue opere giovanili. Queste opere trovano radice del melodramma. Difficile non accorgersi dei loro rapporti in romanze come In solitaria stanza, sorprendente premonizione di Tacea la notte placida, o in Chi i bei dì m’adduce, in cui si scorge il profilo di certi sfoghi appassionati di Violetta. La versione inedita presentata in questo concerto è realizzata ad opera di Elena Ballario come elaborazione della parte pianistica per trio, flauto, violoncello e pianoforte: linee leggere, contrappunti, dialoghi rendono il programma piacevolmente rinnovato e arricchito di timbrica e colore cameristico che talvolta assume carattere teatrale ma sempre discreto e raffinato.
Il programma
Ore 15.30, visita presso gli interni dell’ex lanificio Zignone
La visita riguarderà gli esterni e gli interni dell’ex lanificio Zignone, paradigmatico esempio di architettura industriale ottocentesca che il DocBi ha recuperato e trasformato in un vivace polo culturale. Vi sono ospitati macchinari d’epoca, pannelli didattici, archivi e biblioteca, sala conferenze, mostre sul tema del patrimonio industriale. Nel piano seminterrato e al piano terra della Fabbrica della ruota durante l’estate 2023 si potrà visitare la mostra su l’elettrificazione della produzione tessile tra Otto e Novecento, curata da Danilo Craveia, all’interno della quale una sezione specifica sarà dedicata ai cento anni della Elettrotecnica Vallestrona.
Ore 16.30, Concerto
Le Romanze da camera di Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Introduzione a cura di Attilio Piovano
Elena Rossi soprano
Giovanni Mareggini flauto
Sergio Patria violoncello
Elena Ballario pianoforte
Interpretazione dei testi a cura di Camilla Patria
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Il poveretto
Ad una stella
Stornello
Deh pietoso, oh Addolorata
La zingara
Valzer in fa maggiore (solo trio)
Ave Maria
L’esule
L’abandonnée (solo trio)
Perduta ho la pace
Il tramonto
Chi i bei dì m’adduce ancora
Lo spazzacamino
Elaborazione per trio strumentale e soprano di Elena Ballario
Per maggiori info e appuntamenti è possibile consultare il seguente link: https://www.suoniinmovimento.it/
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