Nuovi appuntamenti per Folkest che approda a Capodistria al Magazzino del Sale/Taverna in piazza Carpaccio alle 21.00 per una due giorni di grande musica. In programma, infatti, il 15 luglio il Concerto di Enrico Ruggeri che proporrà un excursus su tutto il suo variegato repertorio e alcune importanti anticipazioni dal prossimo album. Un artista che ha attraversato in lungo e in largo il rock made in Italy, ma che soprattutto ha firmato fra le più belle pagine della canzone italiana prestando parole e musica ad interpreti come Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Anna Oxa e Fiordaliso. Al suo fianco Sergio Aschieris e Giovanni Gimpel alle chitarre, Fortunato Saccà al basso, Maurizio Granata alla batteria e Francesco Luppi alle tastiere. Il giorno prima, il 14 luglio, sempre al Magazzino del Sale/Taverna in piazza Carpaccio di Capodistria, alle 21.00, in programma i Calegaria, gruppo nato a Capodistria, che ha fatto della tradizione musicale popolare in lingua istro-veneta il proprio cavallo di battaglia. Sul palco il direttore artistico Leonardo Klemenc a mandolino, tastiere, percussioni e voce, Stefano Hering voce, Jadranko Oblak fisarmonica e voce, Dražen Petek a chitarra e voce, Piero Pocecco a basso e voce e Valentin Destradi alla batteria.
Ricordiamo che entrambi i concerti sono realizzati sotto l’alto Patrocinio della Repubblica di Slovenia e con il sostegno della Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana e AIAS Capodistria e del Comune di Capodistria.
Enrico Ruggeri inizia nei primi anni Settanta con il gruppo Josafat, passando poi all’Heavy Metal con la formazione dei Trifoglio, poi Champagne Molotov. Nel 1977, con l’avvento del punk assumono il nome Decibel, incidono un disco di scarso successo, diventato però un oggetto per collezionisti. Il secondo disco, che contiene la loro hit Contessa, viene prodotto da Shel Shapiro. Dopo una partecipazione a Sanremo e un periodo tribolato, Ruggeri continua una carriera solista, ottenendo il successo nel 1983 con l’album Polvere e il brano Il mare d’inverno cantato da Loredana Bertè. Viene riconosciuto come autore di valore e molti interpreti si cimentano con i suoi brani (Mannoia, Bertè, Oxa, Fiordaliso). Dalla sua penna sono uscite alcune delle più belle canzoni italiane degli ultimi quarant’anni: tra tutte Si può dare di più con la quale, insieme con Morandi e Tozzi, trionfa a Sanremo, e il grande classico della Mannoia, Quello che le donne non dicono. Molte sono le collaborazioni, anche internazionali, nella sua carriera, nel corso della quale ha venduto milioni di copie dei suoi dischi, dedicandosi alla tv, con alcune trasmissioni di successo, a partire dal 2006. Dal 2016 si è rimesso in pista con Fulvio Muzio e Silvio Capeccia riunendo i Decibel, incidendo due dischi e partecipando con loro al festival di Sanremo.
Il gruppo Calegaria di Capodistria, cultore della tradizione musicale popolare in lingua istro-veneta, è una formazione nata a Capodistria nei primi anni Duemila per ridare voce a una delle radici della città, prendendo il nome dalla suggestiva via principale del centro storico, intitolata agli antichi calzolai che un tempo vi tenevano bottega. I Calegaria hanno alle spalle tre CD, nati in collaborazione con il Centro RTV di Capodistria e la Comunità degli Italiani Santorio Santorio di Capodistria, e presentano le musiche della tradizione istriana in una forma che, pur rispettando le melodie originali, sia più vicina alle sonorità e al gusto musicale del presente. La musica diventa così spunto per cantare, ballare, ridere e stare insieme, un rapporto attivo della gente con la propria cultura.