Musica

Esce siamo tutti salvi dei Villazuk

Villazuk danno alla luce il loro nuovo album, Siamo tutti Salvi: un lavoro discografico ed un titolo che sono tanto più forti quanto più pensiamo che tutte le tracce sono state scritte rigorosamente prima del COVID. Eppure, magia dell’arte e della poesia, sono tutti, alcuni smaccatamente di più, straordinariamente in sintonia con i tempi recentissimi e purtroppo ancora attuali. Persino il titolo dell’album sembrerebbe strizzare l’occhio all’oggi: la realtà è che in questo disco i Villazuk esprimono le proprie domande sul mondo e sul suo cambiamento e sulle conseguenze dell’agire personale e collettivo con le quali dovremo, prima o poi, fare i conti.

A fianco ai fondatori Andrea Minervini (basso) e Domenico Scarcello (voce e chitarre), l’album si arricchisce delle collaborazioni di alcuni amici e musicisti, tra cui Fabio Curto (vincitore di The Voice of Italy 2015 e Musicultura 2020), ed anche i Zabatta Style & Solfami insieme a Stanislao Spyke Costabile con i quali l’intesa umana ha aperto la porta a quella musicale. L’album è prodotto da Angelo Sposato per Sud Studio digital sound.

12 le tracce che provano a riconoscere le trame intricate della società attuale, le trappole nuove e quelle di sempre, cercando di schivarle per invitare a rimanere autentici, per saper cogliere la bellezza, per continuare a sorprendersi, cercare il contatto umano, difendere la fragilità e sfidare le bugie. Un disco che è accompagnato anche da una visione personale che matura negli anni, che cambia prospettiva, lontano da clessidre e orologi, che si assume il rischio di giocare una partita con il tempo, che attende l’occasione. E che per questo motivo arriva con qualche anno di ritardo dal secondo.  Un disco, perciò, costruito mentre cambiano gli interpreti come persone, come ascoltatori, come musicisti, ma con la stessa voglia di condividere, liberi di potersi esprimere e riconoscersi.

 

Quanto allo stile musicale, i VillaZuk sono la fusione di caratteri stilistici variegati, mescolati in un calderone che ha ritmiche dinamiche, colori e tinte in levare, spiccato senso melodico e una scrittura immaginifica e dotata di innegabile espressività. Una forma canzone, insomma, cantautorale che si innesta di sfumature country, pop e reggae.

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