A settembre ReWriters veste i panni del Cinema per affrontare il mondo della Settima Arte.
Ancora una volta nel tentativo di mettere sul piatto i mille contenuti che girano attorno a questo mondo e fornire gli strumenti per una comprensione totale, pop e appassionata del cinema stesso, ma anche della serialità televisiva e del mondo sconfinato dell’audiovisivo che, dai Fratelli Lumière a Chloé Zhao, continua a cambiare, ad evolvere e a condizionare i nostri sogni.
Autore della copertina torna il celebre muralista
Lucamaleonte, che ha scelto l’immagine forte e ricca di pathos di un cuore, quello palpitante di vita e di creatività del cinema, immerso nel motore di una macchina da presa.
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Questo numero – ci spiega
Eugenia Romanelli, fondatrice del movimento ReWriters –
è un numero fondamentale, come quello a seguire sulla moda, perché per riscrivere l’immaginario della contemporaneità la comunicazione, la moda, la pubblicità e il cinema, con tutte le sue declinazioni, sono le leve più importanti e con maggior potere per decostruire, ricostruire e costruire l’immaginario collettivo perché, ovviamente, creano simboli molto forti, lavorano sulle emozioni, sulle metafore e, soprattutto, creano storie nelle quali ci si può identificare. Attraverso l’identificazione si compiono delle esplorazioni di sé e anche della materia dell’esistente che ci trasformano.”
Di seguito i nomi di tutti i contributors del volume
Michela Andreozzi, regista e sceneggiatrice;
Cinzia Bomoll, scrittrice e regista;
Giorgio Colangeli, attore;
Ileana D’Ambra, attrice;
Diana Del Bufalo, attrice;
Stella Egitto, attrice;
Stefano Fresi, attore;
Laura Luchetti, regista e sceneggiatrice;
Barbara Ronchi, attrice;
Thony, attrice e cantautrice; e ancora
Mario Sesti, giornalista e critico cinematografico;
Federico Boni, giornalista,
Martina Barone, critica cinematografica;
Paola Casella, giornalista e critica cinematografica;
Francesca Fiorentino, giornalista e speaker;
Manuela Santacatterina, giornalista e critica cinematografica;
Caterina Sabato, giornalista e critica cinematografica;
Giacomo Sambella Lenzi, membro del Porretta Cinema;
Silvia Moras, Film Educator e Programmer;
Nicola Barin, blogger;
Silvia Lamia, critica teatrale.
Curatore del volume è
Damiano Panattoni, giornalista e critico cinematografico, che ha raccolto e introdotto attorno a questo macrotema firme di giornaliste e giornalisti, di blogger, di programmer e di un importante gruppo di artisti che, davanti o dietro la macchina da presa, hanno saputo raccontare il loro cinema, dall’infanzia fino alla prima volta su un set.
Il messaggio cinematografico
Tra le tante e tra i tanti, si va dal cinema sotto le stelle di Terrasini, ricordato con emozione da Thony, fino all’esperienza condivisa della sala, rimarcata da Stefano Fresi; e ancora c’è spazio per Ileana D’Ambra, tra le star del nuovo cinema italiano, che racconta di quanto sia fondamentale riflettere sul messaggio cinematografico; troviamo Michela Andreozzi, che spiega quanto sia fondamentale la nuova generazione di interpreti e, con lei, Diana Del Bufalo, che riflette su quanto ci sia bisogno di nuove idee.
Insieme a loro – costruendo un viaggio della memoria e della riflessione, mantenendo sempre un essenziale tono pop che gioca sui colori più saturi del cinema – ci sono anche diverse delle firme più importanti dell’informazione cinematografica italiana che, sempre con passione e sempre con precisione, hanno saputo immortalare in poche ma personali parole alcuni dei momenti più importanti che hanno segnato (e che continuano a segnare) la storia del cinema.
Ricordiamo che ReWriters è un Movimento Culturale fondato da una donna molto particolare, Eugenia Romanelli, scrittrice e giornalista ma anche attivista, che ha la missione di riscrivere l’immaginario della contemporaneità per costruire nuovi simboli e nuovi parametri di senso che possano orientare le nuove generazioni a sviluppare nuove pratiche. “La nostra – dice Romanelli – è una rivoluzione valoriale mossa da un attivismo vocazionale laico basata sulla giustizia intergenerazionale”. Progressisti e innovatori, i
rewriters si definiscono, come da Manifesto, progressisti, innovatori, paladini di sostenibilità, inclusività, pluralismo, diritti. Sull’omonima testata, si parla di tutto: performing art, on screen, musica, sessualità, letteratura, moda, comics&games, food&wine, clubbing, disabilità, tecnologia e web, cultura queer, post feminism, travel, diritti, cooperazione, solidarietà, integrazione, identità europea, salute, astrologia, bambini e infanzia, animali, ambiente, sostenibilità, satira, sport.