Dopo la release dell’omonimo singolo, esce Disconnections, il nuovo album dei Final Step, il progetto musicale fondata dallo svizzero Matteo Finali.
Disconnections è un viaggio nella profondità dell’anima e della storia passata, familiare e personale: gli ascolti, i ricordi, i maestri: un omaggio alla sosta e alla riflessione, alla rimodulazione dei contenuti e di una musica che attraversa la vita e la permea. In questo senso la parola fusion diventa l’etichetta in cui incasellare un progetto artistico fluido e complesso in cui si incontrano in allegria e grande rispetto il ricordo di vari autori come John Scofield, Joe Zawinul, Miles Davis, Weather Report, Bill Evans, Scott Kinsey, Scott Henderson, Gary Willis, Tribal Tech, Medeski, Martin & Wood, Snarky Puppy, Steps Ahead e Yellowjackets.
Soprattutto Disconnections è un invito a fermarsi e a riprendere i suoni della propria vita e della propria musica nella vita reale, fuori da un bit compulsivo e assordante.
Qui il link al video ufficiale: https://www.youtube.com/watch?v=MN1cbqZP8c8
FINAL STEP: la band e la storia
Band made in Switzerland dal sapore rock-jazz, i Final Step hanno pubblicato l’ultimo album nel 2017, che documenta il loro live a Estival Jazz il 2 luglio del 2016 a Mendrisio. Un album intenso ed appassionato che testimonia la volontà e la capacità di rivivere dall’interno, con creatività ed allegria, la fusion che, ben lontano dal limitarsi ad essere maniera, si fa piuttosto gioco musicale e fitto interplay con il pubblico.
Oggi la line up comprende: Matteo Finali (chitarra), Mirko Roccato (sassofoni), Alessandro Ponti (tastiere), Federico Barluzzi (basso) e Dario Milan (batteria).
Nel lungo percorso che è arrivato fino a qui sono stati coinvolti molti musicisti ticinesi e della vicina penisola, come ad esempio Dario Milan, Alessandro Ponti, Mirko Roccato, Gabriele Pezzoli, Fabio Buonarota, Francesca Morandi, Walter Calafiore, Silvano de Tomaso, Max Pizio, Rocco Lombardi, Gian-Andrea Costa, Frank Salis e molti altri.
Gli ampi orizzonti dei Final Step
La cifra stilistica dei Final Step è il jazz elettrico post-davisiano, in quella sua variante canonica che si è soliti definire fusion. Per meglio dire, lo scaffale in cui potremmo inquadrare questa formazione è quello di una band jazz-rock, dove il marchio bifronte indica uno stile scandito da una intensa pulsazione ritmica, spesso ostinatamente binaria e funk. Che in questa band si scrolla la polvere della maniera animandosi della forza di nuove idee, di un’intensa creatività compositiva che offre una rilettura tutt’altro che filologica, piuttosto evolutiva, di un modo di fare incontrare il jazz con i ritmi del rock.