Per il videoclip la band si è ispirata ad una frase di Samuel Eto’o “Lavoro in Europa ma sogno in Africa”: le immagini, infatti, parlano di un’unione speciale con il mondo, in cui le mani di bambine allegre si trasformano in splendidi fiori rosso vivo. L’incontro ed il movimento che si fondono, e sincronicamente diventano una danza dell’anima e del cuore, ci raccontano di una gioia di vivere primordiale, legata all’infanzia, alla spensieratezza ed alla purezza che solo i bambini sanno sperimentare, ma che riescono a trasmetterci ogni volta che ballano e si divertono con noi, regalandoci un po’ della loro magica esperienza, che è quello che i Karamu intendono raccontare attraverso questo brano.
Al centro la figura della frontwoman Micol Touadi con la sua voce potente e raffinata che, fra sonorità soul e afrobeat, canta del suo sogno Africano, lontano dalla solitudine e dalla timidezza, in cui ritrovare la gioia di vivere essendo fieramente sé stessi, realizzando i propri desideri attraverso la ricerca della propria identità, come una farfalla che finalmente riesce a spiccare il volo.
La coreografia è di Francesca Cristofoli del Modulo Project: una coreografa che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Missy Elliott, J-ax, Laura Pausini…. “Inizialmente – ci spiega Micol – avevamo pensato per il nostro videoclip a ballerine adulte. Poi, descrivendo a Francesca la mia idea di “sogno che si realizza”, della bambina che ero e della donna musicista che sono, abbiamo pensato che le bambine con la loro gioia di vivere e con i loro occhioni curiosi erano perfette per rappresentare quello che Take me Away voleva dire. Il rischio poteva essere di scadere nel cliché o nello stereotipo del “no al razzismo”: ma l’esperienza di Francesca, l’estrema naturalezza con cui ha condotto l’interplay fra me e le bambine, l’entusiasmo e l’armonia con le quali abbiamo lavorato, hanno costruito il piccolo grande miracolo che si può respirare nelle immagini del videoclip.”
I Karamu Afro Collective sono una band dal cuore afro, che si avventura nei colori dei già citati generi del soul e dell’afrobeat, contaminati però da una vena jazz e funk. Lontano dai tratti di una band Afrobeat classica, il gruppo nasce dall’idea musicale di tre artisti che già hanno avuto modo di farsi conoscere da pubblico e critica sotto il nome di Whitey Brownie, con Alessandro Trani alla batteria, Micol Touadi alla voce ed il tastierista Alessandro Pollio.
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