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Esce Cordemar, il nuovo album di Franca Masu

Copertina di Cordemar

Oltre il mare, verso altre sponde

Copertina di Cordemar

 

 

Quando canto sento che le parole vengono al mondo, nascono dal profondo con dolore. Quando canto sento i miei piedi ben piantati a terra. E non temo nulla. 
Quando scrivo, le mie percezioni sono rarefatte e le parole
nascono dal segreto.
Cordemar è figlio di un segreto
Franca Masu

 

 

Cordemar di Franca Masu: Esce per WMusic Cordemar, il nuovo album di Franca Masu: cinque brani originali e cinque della grande tradizione musicale occidentale, in cui questa straordinaria interprete, dalla voce viscerale appassionata e appassionante, si avvale degli arrangiamenti raffinati e modernissimi curati dal chitarrista Luca Falomi insieme al contrabbassista Salvatore Maltana e alla pianista Sade Mangiaracina. Il cd, che si fregia di una poetica quanto intensa presentazione di Paolo Fresu, è un vero e proprio caleidoscopio di suoni e di emozioni, di generi e di arrangiamenti, di armonie e di melodie.

“Le sirene esistono”

A l’Alguer, città catalana di Sardegna che si affaccia al nord ovest del mondo conosciuto, si vedono scrutare l’infinito. Ingannano i navigatori con il loro canto e sono mutanti fanciulle dalla chioma fluente e dagli occhi profondi come la notte sarda e mediterranea. Come nella polena della prua di una nave guardano dove gli altri non vedono cogliendo i desideri e le passioni degli uomini. Franca Masu è una sirena che offre un canto di ringraziamento alla sua terra e al suo mare. La si può intravvedere nella bonaccia, tra Capo Caccia e le Baleari, intenta a declamare melodie che sanno di storie femminili tracciate in una onda lunga che porta fino agli oceani lambendo i confini del mondo latino. Il suo è un canto atavico. Nobile retaggio di ninne nanne e serenate. Canto intenso e melanconico dalla grana spessa come il mito delle dee madri e delle janas. E’ nel medesimo tempo “un vento di primavera che entra dalle finestre e perdona un altro inverno accarezzando l’estate” e un cuore di mare fatto di lacrime e preghiere. Di suoni antichi e nuovi, di partenze e di ritorni al Sud e a un’isola, la Sardegna, che non appartiene a nessuna geografia. Cordemar è una invocazione e un voto. Uno splendido e rarefatto ritratto al femminile che solo una sirena può dipingere.
Paolo Fresu

Se Alghero continua ad essere per Franca Masu quel grande ventre che respira e la nutre al di là di ogni geografia, oggi il suo nuovo lavoro discografico Cordemar, pur partendo dal suo amato porto, grazie agli arrangiamenti di compagni di viaggio come Falomi, Maltana e Mangiaracina, segna una nuova rotta, come se il sestante del suo cuore le avesse indicato anche altri mari e nuove latitudini. Masu sceglie di fondere cinque brani originali (che  firma nel testo e nella melodia) con altrettanti brani d’autore di grande bellezza e ben noti ad un pubblico appassionatamente cultore di musica. Così conduce naturalmente l’ascoltatore ad entrare nelle pieghe di un racconto autentico, quasi ad immergersi nel profondo – sia fisico che metaforico – di uno stato liquido, in movimento, che muta, che cambia colore e temperatura. Ma brano dopo brano cambiano anche il registro vocale e i generi musicali perché in Cordemar sorprendono la varietà di linguaggio, le soluzioni armoniche, i controcanti e i contrappunti sempre eleganti ma efficaci.
La cifra stilistica di grande spessore che rivela Sade Mangiaracina al pianoforte (presente in quasi tutti i temi) si fonde a pieno non solo con l’arte del fraseggio raffinato, fresco e puntuale di Falomi e Maltana, ma anche con la straordinaria sensibilità di Fausto Beccalossi all’accordeon e con l’incantevole magia dell’armonica cromatica di Max De Aloe; mentre alla batteria Massimo Russino con grandissima efficacia tesse una vera e propria “ragnatela ritmica” sostenendo prestigiosamente le dinamiche di tutti i musicisti e creando continua fusione ed affiatamento senza mai incertezze e cali di tensione. Attraversando sentieri sonori di squisito sapore jazz si incontrano suggestioni pop ma anche atmosfere andaluse e tanguere. È con grande autenticità che attraverso la voce di Franca Masu, risuona attualissima un’antica ballata di Maria Carta rivisitata in catalano; ma con altrettanta naturalezza Bruno Lauzi incontra Roberto Carlos, così come Joan Manuel Serrat fa buon vicinato con Astor Piazzolla. Altri mari e altre latitudini ma che si fanno a noi più prossimi con nuovo gusto, nuovo vento e nuove emozioni.

Franca Masu

Franca Masu

Figlia d’arte e insegnante di lettere riconvertita a cantante appassionata è per eccellenza l’esponente della cultura e parlata catalana di Alghero in Sardegna. Canta in catalano (anche nella variante algherese), ma anche in italiano, sardo, spagnolo e portoghese. Ha realizzato cinque album e vanta numerosi concerti in Italia e all’estero. La sua carriera come cantante inizia nel 1995 e viene sancita da due concerti in teatro con il clarinettista italoamericano Tony Scott, che la definisce “una delle migliori voci in Italia”. Nel 2004 le viene riconosciuto il premio Maria Carta. Nel 2009 viene scelta come artista degna di rappresentare il Mediterraneo per la celebrazione del 100° anniversario del marchio Costa Brava a Sant Feliu de Guixols nel prestigioso festival di Porta Ferrada. Direttrice di festival, protagonista di un musical, realizza anche un documentario che ora è un dvd e un cine-concerto. Nel 2018 riceve dal Presidente del Governo catalano la Creu de Sant Jordi, la massima onorificenza per la cultura. Nel 2019 ha ricevuto i premi Ostana, scritture in lingua madre e Navicella d’Argento Sardegna.

Line-up

Luca Falomi: chitarra classica, acustica, 12 corde, freetless, mandola
Sade Mangiaracina: piano e fender rhodes
Salvatore Maltana: contrabbasso
Fausto Beccalossi: accordion (tracks 3, 8, 9,)
Massimo Russino: batteria e percussioni
Max De Aloe : armonica cromatica ( track 5)
Laura Sillitti: violino
Daniele Guerci: viola
Simone Cricenti: violoncello
Produzione artistica ed esecutiva: Franca Masu per Aramúsica 
Arrangiamenti: Luca Falomi (2,3,5,6) Salvatore Maltana (1,4,8) Sade Mangiaracina (7,10)
Direzione musicale: Luca Falomi
Missaggio: Marco Canepa, Luca Falomi e Salvatore Maltana
Mastering : Alberto Macerata Play Studio – TO
Copertina, illustrazioni e foto: ChiaraLaFiùt
Grafica: Antonio Fois per MouseADV- l’Alguer
Videomaker: Bruno D’Elia

 

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