La distanza di un semitono by ZeroMantra
L’album d’esordio degli ZeroMantra, La distanza di un semitono, conduce l’ascoltatore verso un viaggio introspettivo e riflessivo e lo fa con un linguaggio semplice, ma ricco di metafore come si vede in Questa è la tua storia. Il disco affronta temi in cui tutti possono rivedersi, si passa dalla nostalgia, al riscatto, al racconto di una storia d’amore, ma soprattutto cerca di far comprendere quanto sia importante cogliere il vero senso della vita (traccia 4). Risvegliano emozioni dormienti e toccano l’animo dell’ascoltatore introducendo in lui speranza e nostalgia, come con il verso in ogni istante puoi fingere di immaginare di entrare in paradiso oppure uscire fuori. Un pensiero che tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita, chi di noi non vorrebbe chiudere gli occhi e andare a trovare qualcuno lassù?
La frase è tratta dalla canzone che dà il titolo all’album e forse la più importante non solo per il testo, ma anche per le caratteristiche musicali.
Un altro testo in cui tutti possono immedesimarsi, è quello della traccia 9,Decidendo. Molte volte nella vita ci capita di restare bloccati ad un bivio, di non sapere quale sia la decisione giusta, talvolta restiamo paralizzati per paura di sbagliare, ma come afferma giustamente Matteo Abatti si imparare a cantare cantando, si può imparare a sorridere sorridendo e si impara a decidere decidendo[…] decidere che cosa diventare. É una canzone con un messaggio forte, quello di credere in se stessi e di iniziare a fare il primo passo anche quando ci sentiamo smarriti.
Mette in risalto più la musica del testo, il brano Due passi da Firenze, dove la chitarra acustica cattura l’attenzione.
Il primo album degli ZeroMantra riesce a conciliare tematiche riflessive, emozionanti e introspettive con una sonorità di un moderno pop elettrico, ma al contempo con uno sguardo alle atmosfere cantautorali, al punto che sembra di ascoltare poesia in musica.
Chi sono gli ZeroMantra?
Nonostante questo sia il loro primo album, gli ZeroMantra hanno alle spalle un’esperienza decennale fatta di studi e concerti live.
I quattro ragazzi, sono uniti da una profonda amicizia e dallo stesso percorso di studi, si sono laureati al conservatorio Bomporti di Trento. Hanno vinto il Premio Abbado e il Premio Pino Daniele con brani composti da Matteo Abatti e arrangiati con il chitarrista Manuel Castellini, il bassista Matteo Valle e il batterista Andrea Dionisi.
Il loro primo album, frutto di sperimentazione, di arrangiamenti e sacrifici, è stato pubblicato dall’etichetta francese Storie di note.
by Barbara Bianchi