Fotoromanzo che passione: non si sa se è stato il Covid, se – più probabile – il sentimento sempre più diffuso di nostalgia per un passato vicino e lontano che sta ringalluzzendo i collezionisti di ogni tempo, di fatto abbiamo scoperto che esistono moltissimi che vanno in cerca di fotoromanzi. Ebbene sì, c’è chi colleziona con dedizione e accuratezza intere annate di quei fumettoni che qualcuni ha chiamato “il cinema di carta”. Riviste decisamente nazional popolari che hanno avuto il grandissimo pregio di lanciare volti che poi sarebbero stati del cinema. Fra tutti vale la pena ricordare Sofia Loren, ma anche Achille Togliani, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Mike Bongiorno e, in epoca più recente, Sebastiano Somma, Milly Carlucci e tanti altri.
Sprea torna in edicola con Sogno
Fra i grandi autori, sceneggiatori ed editori di questo particolarissimo prodotto editoriale, che ha anticipato le telenovelas e le fiction televisive, c’è Mario Sprea, fondatore della Sprea Editori che produce, ancora oggi, grandissime riviste come Classic Rock o Vinile, Mario Sprea, in pochi lo ricordano, è stato fra gli autori di punta della Lancio (che negli anni ‘70 realizzò Lancio Story) per poi passare a dirigere grandi testate come Grand Hotel con milioni di copie, Ragazza In, Intrepido e Il Monello.
Oggi Sprea, che per primo introdusse in questo genere erede del feuilleton un piglio realistico degno della sceneggiatura cinematografica, riporta in edicola Sogno, un settimanale nato nel 1947, negli anni ‘70 acquistato dalla Lancio ed oggi da Sprea (assieme a tutte le testate di Lancio) e sul quale sono passati volti come Franco Califano, Ornella Muti, Katiuscia e Franco Gasparri, il bello dei fotoromanzi per eccellenza. O Sofia Lazzaro che abbiamo conosciuto poi con il più celebre nome di Sofia Loren. Fra le pagine di questo rinato Sogno ritroveremo i fotoromanzi di maggior successo assieme ad interviste e ad approfondimenti: un tuffo nel passato, forse con un pizzico di nostalgia, sicuramente un prezioso spaccato di storia nostrana che farà sorridere molti, commuoversi altri. Ricordare tutti: almeno tutti coloro nati nel dopoguerra e cresciuti fino alla fine del secolo scorso…
Barbara Bianchi