Cinema

Più de la Vita: Festival che passione. Premi e partecipazioni internazionali

Dopo i due successi all’OnArt Festival in Polonia (luglio) e i due premi (Miglior documentario e Miglior Montaggio) al Festival Internacional de Cinema da Figueira da Foz, in Portogallo, Più de la Vita prosegue il suo viaggio internazionale, oltre che nazionale, con due importanti partecipazioni a festival: il primo, dal 27 al 30 settembre, a Buenos Aires al prestigioso ArteNonStop Film Festival. Il secondo nuovamente in Italia al Sole Luna Sguardi Doc di Treviso, dal 3 al 6 Ottobre. A partire dal 7 ottobre il film sarà in tour in tutta Italia. Mentre numerose sono le risposte anche da altri festival internazionali. Fra questi ricordiamo il Festival de Cinema de Alter do Chao (21- 27 ottobre) a Rio De Janeiro in Brasile; e The International Moving Film Festival ad Abadan (8- 15 novembre) in Khouzestan (Iran).

Già ora, Più de la Vita, il film di Raffaella Rivi dedicato a Michele Sambin è fra i dieci documentari più premiati in Italia (fonte: CinemaItaliano).

Documentario e film si incontrano nella narrazione della vita e del pensiero di un grande artista contemporaneo, Michele Sambin: viaggiatore e precursore dei linguaggi della contemporaneità dalle mille sfaccettature, Sambin ha esplorato le arti visive nelle sue varie forme, si è immerso nella musica, ha attraversato il teatro, ha sostanzialmente disegnato il volto della videoarte nei suoi esordi per più aspetti pionieristici. La regista Raffaella Rivi ha scelto il linguaggio del cinema per raccontare l’uomo e l’artista in un lavoro che è a sua volta un’opera d’arte sull’opera d’arte. Disegnato con tratto che molto deve ad una sensibilità creativa tipicamente femminile.

Una costante evoluzione attraverso la tecnologia, in quattro decenni di percorso artistico, dal video analogico alla pittura digitale, dal mondo degli strumenti tradizionali alla rivoluzione della musica elettronica. Mescolando passato e presente, tra opere ormai classiche e nuove performance, il film si propone di portare allo spettatore uno sguardo diretto sul lavoro dell’artista, puntando il focus sulla mutevole arte che attraversa tempo e spazio, adattandosi a essi, ma anche adattandoli alle proprie esigenze.

 

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