Musica

Piaccio Bianchiccio (Bianchiccio Piaccio): arriva il nuovo singolo di McGraffio

Un tormentone estivo, anzi un vero e proprio antitormentone: è questa la descrizione più efficace di Piaccio Bianchiccio (Bianchiccio Piaccio) il nuovo singolo di McGraffio, in uscita su Youtube e sui principali Store, che già dal chiasmo del titolo lascia trapelare lo stile ironico, forte di una satira pungente e “graffiante”. La regia è di Roberto Orazi, il montaggio ed editing di Enrico Carrozzino. La fotografia è di Patrizio Patrizi. Gli interni del videoclip sono stati girati presso la Libreria L’Altracittà di Roma, gli esterni all’Oasi Club di Ostia.

Hanno partecipato come coprotagonisti amici e professionisti prestati alla musica e al mestiere dell’attore: Massimo Tiburzi, noto fonico romano nella parte di un indaffarato bagnino, la stilista Elda Monforti nelle vesti della bagnante raffinata; la libraia Silvia Dionisi e il commerciante africano Davies Irogbu nei panni di una simpatica coppia mista e Salvatore Esposito e Fabiana Abita, raffinati danzatori di una milonga che firma i titoli di coda del brano.

Un brano ironico, di quelli che rimangono in testa, tutto giocato sul contrasto poetico denso si denso: sonorità all’apparenza leggere giocano, infatti, con testi di valore e profondità, in un veleggiare verso la riflessione, più che nel sostare sotto l’ombra della passività.

Nella regia di Orazi c’è la presa in giro dei cliché dell’estate che gli fa scegliere un tratto grafico essenziale e fanciullesco e un tono cromatico delle immagini dal sapor anni 70’.

Ma chi è questo fantomatico Mister Bianchiccio: il nostro protagonista è semplicemente uno che arriva alla vita “a cose già fatte”. Quando la festa è già finita. Quando il sole non c’è più da un pezzo.  Suo, il compito di osservare e decifrare il mondo a fine giornata: effimero come un’abbronzatura, deperibile come un corpo, grossolano come l’olio abbronzante o l’aperitivo d’estate. Bianchiccio sa che la vita è fatta di ingredienti semplici: il giorno e la notte, la luce e l’oscurità, il cielo e la terra con, in mezzo, un leggero strato di dolore uguale per tutti (non esistono, infatti, marche migliori di dolore). E si compiace di vivere questa vita in leggero ritardo sulle cose. 

Ha il giusto sguardo sull’esistenza per capire che il ricordo delle cose belle, come quello di una vecchia canzone, necessita, ogni tanto, di essere modificato.  E, in attesa dell’Apocalisse, ritiene che il pianeta terra debba essere sempre protetto (nonostante esprima questo concetto con un humour decisamente nero).


Musicista, performer, autore e compositore, McGraffio si affaccia in questa Estate 2019 con un intenso primo anno di attività, già vincitore, nel 2018, del Premio della Critica di PRIMO (Premio Nazionale del Musical Originale) con il Musical JOHN & PAUL di cui è autore delle musiche e del libretto, ed è nel podio anche nel 2019 con il Musical CLINIC BOOK THERAPY SHOW (di cui è sempre esclusivo autore e compositore) nonché forte di due tracce apprezzate dal pubblico: Lokride, sull’omonima area della Calabria; e Don, un’intensa dedica ad un compagno di scuola scomparso in giovane età. Tra le sue fonti di ispirazione troviamo Paolo Conte ed Enzo Jannacci, Charles Gainsbourg e Raymond Queneau, Roger Water dei Pink Floyd, Emidio Clementi dei Massimo Volume e Daniele Pace degli Squallor, che certo ne ispirano in più spunti testi e musica. Capace di spaziare con libertà dalla canzone al musical, ovunque poesia e critica vadano a braccetto.

Roberto Orazi comincia la sua attività come assistente alla regia nel 1989, per poi diventare aiuto regista sia in campo cinematografico che televisivo.

Venditori è la sua opera prima, cortometraggio di 15 minuti, realizzata nel 2000 con cui partecipa con successo a molti festival sia italiani che internazionali.Nel 2006 inizia a cimentarsi con la forma documentaristica e realizza FABBRICANTI DI PASSIONI, prodotto dal Sindacato Lavoratori della Comunicazione CGIL, presentato nel 2007 fuori concorso alla Festa Internazionale del Cinema di Roma. 

Nel 2008 dirige H.O.T The Human Organ Traffic, che vince il premio come miglior film sociale ENEL CUORE alla Festa Internazionale del Cinema di Roma 2009. Nel 2010 realizza  A Mao e a Luva, Storia di un Trafficante di Libri, docufilm ambientato in una favela brasiliana. Il film partecipa in concorso nella sezione extra alla Festa del Cinema di Roma 2010 , e ottime consensi a livello internazionale. Realizza inoltre molti spot istituzionali per importanti aziende commerciali.

I musici

Renato Vecchio: sul brano ha suonato il Duduk armeno e il sassofono. E’ un musicista molto raffinato che ha collaborato con Alessandro Mannarino, Orchestra Italiana del Cinema, Lisa Gerrard, Justin Freer, Franco Califano.

Kicco Careddu: sul brano ha suonato le percussioni. Batterista storico degli Audio Magazine e del Grupo Rosamba.

Massimo Tiburzi: sul brano ha suonato la chitarra classica: ha svolto attività di musicista e fonico sia in studio che Live, pubblicando diversi singoli sui più importanti store digitali nel mondo. Produttore musicale sempre attento alle novità.

McGraffio: è l’autore e compositore del brano. Sul brano ha suonato il pianoforte, la chitarra col tremolo e l’ukulele. E’ sua anche la voce.

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