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Pippo Pollina al Teatro Massimo con Süden II

Palermo del dialogo e dell’accoglienza al centro dell’Europa

8 giugno, Teatro Massimo di Palermo (ore 20,30, per biglietti 091 30 9636, 338 7282675 presso AGRICANTUS): approda attesissimo, nel cuore di Palermo e della Sicilia, uno dei suoi figli più brillanti, Pippo Pollina con il secondo capitolo del suo Süden, l’album uscito in Italia grazie a Storiedinote.fr e distribuito da EGEA che racconta il valore importantissimo dell’amicizia. Süden II, infatti, è il progetto firmato da Pippo con Werner Schmidbauer e Martin Kälberer: un disco che è emblema scintillante di un nuovo viaggio e di una nuova avventura culturale e umana.
La serata palermitana – organizzata da Agricantus Cooperativa Culturale e Sociale di Palermo (Vito Meccio) – è in gemellaggio con quella che si è svolta il 16 aprile scorso a Monaco di Baviera, un gemellaggio all’insegna del dialogo e dell’accoglienza: in occasione di entrambi i concerti, infatti, i due Sindaci di Monaco e di Palermo, si sono incontrati e si incontreranno per condividere i percorsi di integrazione messi in campo da entrambe le municipalità. Quella palermitana con la sua Carta di Palermo e quella bavarese protagonista di una massiccia operazione di assimilazione di migranti: un milione di persone fra il 2014 e il 2015, per lo più siriani, che entrarono in massa dai balcani.
La scelta del Teatro Massimo di Palermo, che già si annuncia sold out, è un modo per ribadire il profondo legame dell’artista con la sua terra, ed il grande senso di appartenenza rimasto intatto dopo oltre trent’anni di carriera oltre confine.
Prossima tappa a novembre con il tour che festeggerà gli oltre 30 anni da solista di Pippo –  30 anni camminando –  e che toccherà molte città europee ma anche italiane. Fra queste (fra il 19 e il 24 novembre): Milano, Torino, Verona, Firenze, Porto San Giorgio. E poi poi Bruxelles Amsterdam Lussemburgo Parigi (per gli aggiornamenti www.pippopollina.com). Un’occasione per ripercorrere i momenti più belli di questa straordinaria carriera musicale e poetica.

 

Süden II approda in Italia e in Europa dopo il successo del precedente capitolo, uscito nel 2012 e forte di oltre 60.000 copie vendute e di un tour di un anno e mezzo concluso all’Arena di Verona davanti a 10.000 spettatori venuti da mezza Europa.
Per meglio comprendere le ragioni della scelta di questo progetto artistico e musicale quale emblema di questo tavolo di lavoro, vale la pena ricordare la struttura e l’anima di Süden II: 15 tracce, sette in italiano e sette in tedesco e sempre giocate nell’interscambio fra i suoni e gli idiomi, scritte letteralmente a 6 mani: la loro forza sono gli arrangiamenti sottili, quasi trasparenti, aggraziati e in atmosfere molto intime, ma spesso rafforzati dall’intensità degli archi e da un pizzico di pop. Nel loro magico incontro troviamo Pippo Pollina, cantautore italiano moderno e molto impegnato, con un amore per le atmosfere, che gli vengono dalla passione per la chanson francese; Werner Schmidbauer che combina l’ambiziosa canzone d’autore bavarese con la tradizione del folk americano; e Martin Kälberer, abile polistrumentista, intenso e di spessore.
“Non interferiamo fra di noi, ci arricchiamo l’un l’altro e questo è qualcosa di speciale.  La nostra filosofia è di non limitarci ai nostri personali patrimoni culturali e artistici, ma cerchiamo di metterci in relazione cercando di non escludere alcuna opportunità”, affermano i tre artisti.

 

Questo fortunatissimo progetto nasce nel 2002 per un caso fortuito della vita. Pippo Pollina tiene un proprio concerto in un club della Baviera.
Durante il concerto si rompe una corda della chitarra e Pippo, quasi per scherzo, chiede aiuto al pubblico e una persona risponde e sale sul palco, cambiando la corda, mentre il cantautore siciliano continua il concerto al pianoforte. Poi suoneranno anche insieme. Pippo è stupito dall’eccezionale entusiasmo del pubblico in quei momenti. Scoprirà alla fine dello spettacolo che la persona salita sul palco per soccorrerlo è Werner Schmidbauer, che taoltre  che esperto musicista, è un notissimo presentatore della televisione pubblica tedesca. Cinque anni dopo Pippo viene invitato a partecipare ad un grande evento per festeggiare i 10 anni del duo « Schmidbauer & Kälberer ». Pippo inserisce a sorpresa dal vivo una strofa in italiano nella loro celebre canzone « Im Süden von meinem Herzen » e lo stesso fa Werner con la storica canzone di Pippo « Camminando », cantando una strofa in bavarese. L’idea dell’incontro fra lingue e culture, nasce così, spontaneamente. E nasce anche una grande amicizia. Tre anni dopo, nel 2010, c’è la prima piccola tournée di Pippo con il duo « Schmidbauer & Kälberer ». Sono una decina di date, ma è la nascita effettiva di un nuovo trio, che nel decennio successivo farà cose inattese e straordinarie.

Pippo Pollina
Rappresenta il simbolo perfetto del cantautore di madrelingua italiana impegnato per l’Europa e per la sua cultura.  Il suo straordinario percorso artistico si è sviluppato attraverso gran parte del territorio europeo : 23 album pubblicati, più di 3000 concerti tenuti negli ultimi 30 anni.
A partire dalla creazione nel 1979 nella sua città natale, Palermo, del noto gruppo folk-world Agricantus e da un lungo viaggio iniziatico, a metà degli anni ‘80, in tantissime città e capitali europea, cantando e suonando nelle vie e nelle piazze. Per continuare con l’incontro a Lucerna in Svizzera con il cantautore Linard Bardill, che ha aperto la strada ai teatri e alle sale di registrazione, alle prime tournées e al primo album, ancora in vinile. I 30 anni successivi sono uno straordinario ed ininterrotto viaggio musicale e di impegno civile attraverso il Vecchio Continente, spesso insieme a celebri artisti, come il tedesco  Konstantin Wecker, il francese Georges Moustaki, l’italiano Franco Battito, i cileni Inti-Illimani, raccontando in musica vicende e personaggi che sono parte indelebile della storia italiana, europea, del mondo intero.

Werner Schmidbauer
Ha intrapreso la carriera di cantautore alla fine degli anni ’70; prima con Valery McCleary e Ecco Meineke col Trio Folksfest, poi con la sua band SchmidbauerS. Dal 1993 ha cominciato la collaborazione con Martin Kälberer ed è nato il fortunato duo “Schmidbauer & Kälberer”.
Dagli anni ’90 Schmidbauer lavora molto intensamente anche alla televisione “Bayerischer Rundfunk », la principale rete della Baviera, dove ha presentato per ben 460 volte la trasmissione “Live dall’Alabama”. E molte altre trasmissioni di notevole successo, anche per ragazzi. Dal 2003 è moderatore della serie Summit Meetings on Bavarian Television, in cui intraprende un’escursione in montagna con un noto partner con cui conversa.
Nel 2006 ha conosciuto quasi per caso Pippo Pollina, durante un concerto di quest’ultimo. In quel momento è cominciato, ancora inconsciamente, il progetto « Süden », che avrebbe dato nel decennio successivo straordinarie soddisfazioni. Prima nel 2010 con un breve tour nel sud della Germania e poi, a partire dal 2012, con un album e 100 concerti di grande successo, l’ultimo all’Arena di Verona.

Martin Kälberer
E’ uno straordinario polistrumentista, che, prima di incontrare Werner Schmidbauer e dar vita con lui nel 1997 ad un fortuna1to duo, aveva avuto molte collaborazioni di grande qualità in differenti generi musicali. Aveva fatto parte di diverse band, partecipando a registrazioni di più di 100 CD di Jazz, Rock, Pop, Musica Brasiliana, Folk e anche di Musical, suonando pianoforte, tastiera, fisarmonica, percussioni e diventando anche uno stimato arrangiatore e produttore artistico. A metà degli anni ’90 ha partecipato ai primi tour con la band “SchmidbauerS”, prima dell’epopea nei successivi 20 anni (1997-2016) col  Duo con Werner Schmidbauer, con complessivamente circa 1500 concerti e 10 CD, che Kälberer ha co-prodotto, arrangiato, registrato, mixato e in cui ha suonato tantissimi strumenti). In attesa dello straordinario progetto «Süden», con lo stesso Schmidbauer e Pippo Pollina, in cui Martin ha un ruolo fondamentale negli arrangiamenti e nella produzione artistica e, soprattutto, nei concerti dal vivo, dove è il vero pilastro della parte musicale.
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