Non si tratta di una semplice esposizione di un prodotto, è un vero e proprio museo della storia nostrana.
La Galleria Campari unisce la crescita di un’idea al contesto sociale e storico italiano. I brand e l’identificazione del prodotto all’interno della quotidianità dei nostri antenati sono stretti da un legame fortissimo. Il colore, il significato, la simbologia dell’azienda nata tra la provincia di Novara e Milano verso la metà dell’800 sono più che mai presenti tra noi e trasmettono un’immagine di italianità ed eccellenza che i social media manager di oggi si possono solo sognare.
Campari inizia ad offrire il proprio prodotto all’interno di una bottega accanto al Teatro alla Scala, per intrattenere gli spettatori durante le pause tra gli atti. Inizialmente viene concepito come simbolo della borghesia meneghina, ma dopo la costruzione della Galleria Vittorio Emanuele II, i bottegai della piazza hanno acquisito il diritto ad uno spazio interno ai porticati: qui tuttora si trova il celebre ed elegante bar Camparino.
La crescita esponenziale della struttura all’interno delle menti degli italiani avviene nel secondo dopoguerra, con la diffusione della televisione e dei mezzi di comunicazione.
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La Campari collaborerà alla creazione dei famosi spot del Carosello che tanto hanno contribuito all’identificazione della nostra società. Una strategia di presenza quotidiana iconica per la comunicazione dell’azienda, più che del prodotto.
I loghi della fabbrica erano presenti ovunque: dai mezzi pubblici, all’oggettistica come orologi ed accessori di ogni tipo, ma anche e soprattutto al mondo della moda, del design e dell’arte.
Spiccano nomi di altissimo profilo quando si parla di rappresentazione del brand Campari. Grandi artisti di livello mondiale si sono offerti per riprodurre e simboleggiare l’italianissimo marchio.
Gli spot pubblicitari si legano fortemente al mondo dello stile e dell’abbigliamento e raccontano costantemente le tendenze del momento sia in ambito di costumi, che soprattutto in temi di attualità sociale, con una lama provocatoria sempre tagliente ma mai volgare.
È strepitoso come l’idea di un prodotto possa trasformarsi in simbolo di identificazione della realtà di un paese e raccontarne la storia con le immagini, gli oggetti e l’intrattenimento. Ed è per questo che Campari è oggi sicuramente un simbolo potente dell’Italia di cui possiamo essere orgogliosi.
Francesco Ferri