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Back to the Future: si chiude la seconda edizione del (nuovo) Cinema Casoretto!

Cinema chiostro a Casoretto: una piccola realtà per respirare grande voglia di cultura e spettacolo. Di quelli che forse vanno al di là dei confini della città e del quartiere.Piace pensare che Casoretto possa essere una sorta di progetto pilota di un’esperienza che vorremmo poter vedere tutto intorno a noi.La piccola rassegna di fine estate di Cinema sotto le stelle è partita martedì con Sing Street, commedia irlandese di John Carney, poi giovedì è stato il turno di Io, Daniel Blake con la regia di Ken Loach, per poi chiudere sempre col pienone di sabato col nuovo stile di commedia all’italiana con Il Vegetale del cantante Fabio Rovazzi, che ad inizio serata ha mandato un video saluto sottolineando le sue origini casoretto-lambratesi.

Paolo Cerruto ci spiega il perché dell’iniziativa e di come l’idea sia nata: “Abito da ventisei anni al Casoretto e non ho mai visto il cinema aperto. Il giorno in cui è stato chiuso il cinema Apollo per far spazio al futuristico Apple Store ho scritto un breve testo diventato virale su Facebook dal titolo ‘Chiuso un cinema, se ne fa un altro’. Dopo poche settimane è nato un gruppo per provare a riaprire la sala, formato da alcuni membri della parrocchia e da Luca Costamagna, assessore alla cultura al Municipio 3. La prima iniziativa per raccontare il progetto al Casoretto è stata ‘Cinechiostro’, nel settembre del 2017. Abbiamo organizzato tre proiezioni nel chiostro dell’abbazia, alla prima (Ratataplan) è venuto il regista Maurizio Nichetti, che ha auspicato la riapertura della sala.”

“Come avete visto la risposta del pubblico?” – “In entrambe le rassegne di proiezioni all’aperto c’è stata una risposta caldissima, una media di 250 persone a proiezione. Il pubblico era attento e partecipe, indipendentemente dai generi di film, sia che fossero ‘pop’ o drammatici. C’era gente da tutto il quartiere, è stata una bella occasione per conoscere i vicini e stare davanti a uno schermo, come spesso ci capita, ma insieme, e fuori dagli appartamenti. Alla fine di ogni film tutti hanno aiutato a ritirare le sedie, al banchetto delle informazioni in tantissimi chiedevano quando verrà riaperto il cinema. Anche alla pagina Facebook ‘Nuovo Cinema Casoretto’ arrivano quasi ogni giorno delle proposte volontarie di collaborazione. Insomma, in quartiere c’è grande attesa, in tantissimi vorrebbero un luogo di incontro e socialità”.

“Cosa avete pensato per il futuro? Una riapertura del cinema tramite una raccolta fondi?” – “Sì, l’obiettivo è quello di riaprire una sala – che possa ospitare proiezioni, spettacoli e concerti – con i fondi di un mecenate, di una fondazione o di un bando, fa lo stesso. Stiamo anche pensando a un crowdfunding, ma quello avrebbe senso solo in prossimità della riapertura effettiva. In ogni caso siamo fiduciosi, la voce sta girando e siamo sicuri che arriverà alle orecchie giuste, o che un bando pubblico possa fare al caso nostro. Prima o poi, dopo più di vent’anni di chiusura, quella sala tornerà a vivere.”

In bocca al lupo e a presto, Cinema Casoretto!

Francesco Ferri

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