Un, due, tre… Via!!! Tornano al puro fare musica, volutamente solo strumentale, disegnando un cd semplicissimo quanto profondo, che andare diretto al proprio pubblico. Si chiamano Musica ex Machina e il loro ultimo lavoro discografico ha il buffissimo titolo di Sfarinati di cereali per alimentazione umana: iperbole per “ritorno agli ingredienti base”, vale a dire, ritorno ad un fare jazz fatto di poche semplici cose, con un pizzico di sana improvvisazione. Come recita la migliore scuola del jazz. Un Jazz fresco che si ispira, così recitano le note stampa, a Jaco Pastorius, Michel Camilo o Billy Cobham. A chi dal jazz, insomma, è partito, sì, ma per un viaggio lontano e altrove. Loro, il loro viaggio lo fanno su un treno dal sapore antico, quello che campeggia sulla bella copertina. Fra i monti dall’aria frizzantina di una libertà che fa di questo un disco godibilissimo e pieno di spessore.
Tutto da ascoltare….
Line up: Guido Coraddu al pianoforte, Francesco Bachis tromba e flicorno, Mauro Sanna basso elettrico e Simone Sedda batteria.