Valentina è una giovane attrice romana, la sua carriera inizia prestissimo non ancora maggiorenne, con il film Mario ed il mago di Klaus Maria Brandauer. Nei primi anni della sua vita lavorativa si alterna tra gli studi universitari in Filosofia e il conservatorio di Santa Cecilia dove si diploma in solfeggio. Il successo arriva con il cinema per la sua interpretazione in ‘Va dove ti porta il cuore’ di Cristina Comencini e della famosa serie tv ‘Incantesimo’ . Successivamente lavorerà molto sia in tv che nel cinema, ma soprattutto a teatro dove l’abbiamo incontrata in questi giorni vista l’imminente partenza per la tourneè dello spettacolo ‘Le Beatrici’ di Stefano Benni.
Cara Valentina, mi emoziona molto intervistare proprio te oggi. Ti ho conosciuta 35 anni fa quando a malapena riuscivamo a pronunciare i nostri nomi e ora sono qui ad osservarti diventata donna attrice e mamma. Vedo tua figlia di 10 mesi e la domanda nasce da sola:Sappiamo che l’ emotività e la sensibilità sono fattori molto importanti nel tuo lavoro. Hai notato cambiamenti nel tuo ‘essere attrice’ da quando sei diventata madre?
Ho ricominciato a lavorare subito dopo la gravidanza, mia figlia aveva solo due mesi e a tre e mezzo l’ho portata con me in tourneè a Firenze per lo spettacolo ‘ L’ultimo harem’. In quei giorni mi sono resa conto, e non solo io, di essere cambiata. Mi spiego meglio: molte persone hanno visto più volte lo spettacolo e il commento ricorrente è stato: ‘la Chico è più brava degli altri anni’. In effetti le differenze c’erano; l’avvento di mia figlia ha fatto crescere in me una sorta di ‘sana distanza’ dal lavoro. In passato ero tesa alla ricerca dell’ approvazione altrui mentre la maternità mi ha insegnato che esistevo come donna anche al di fuori della sfera lavorativa. Questa ‘distanza’ oggi mi da la possibilità di esprimermi con più comodità’, riuscendo a focalizzare meglio il personaggio senza sentirmi schiava del dover dimostrare. Ed evidentemente è ciò che il pubblico ha percepito come ‘miglioramento’.
A dicembre riparti in tourneé con Le Beatrici di Stefano Benni basato su monologhi tutti al femminile che attraversano il conflitto che vive ogni donna tra il suo ruolo sociale e i suoi desideri più profondi. Un modo di fare teatro graffiante e ironico giocando sull’ambiguità e la tragicommedia. Parlaci del tuo personaggio.
Il mio personaggio non ha nome e durante tutta la rappresentazione aspetta… Il titolo del mio monologo è per l’appunto L’Attesa . Il pezzo non è comico e introduce un’atmosfera molto intima che porterà lo spettacolo di stampo brillante ad un finale in minore. Benni trasforma l’attesa, sentimento apparentemente passivo, in uno stato d’animo molto attivo e creativo. Nell’attesa immaginiamo il rientro della persona amata, ci vediamo da fuori che aspettiamo, siamo disperati e ridicoli nello stesso tempo, viviamo sulla nostra carne il tempo. E’ l’ultimo dei monologhi ed arriva come uno schiaffo sul pubblico, che vorrebbe continuare a sorridere ma è costretto ad assistere all’inizio di una sorta di smascheramento; queste donne, che fino a quel momento lo hanno divertito e compiaciuto, calano la maschera e raccontano anche le loro pene. Lo spettacolo stesso è pensato come una metafora della condizione femminile.
Nel 2015, dopo Le Beatrici in che ruolo e dove avremo il piacere di vederti?
Finita la tournè delle Beatrici, sarò a Roma con la ripresa de Nella Cattedrale, testo scritto e diretto da Riccardo de Torrebruna e tratto da un racconto di Raymond Carver, in scena a Carrozzerie.not il 16, 17 e 18 gennaio. Poi comincerà la mia avventura fiorentina, con la ripresa de L’ultimo harem di Angelo Savelli, spettacolo ormai al suo undicesimo anno di repliche. A seguire, partirà una nuova produzione firmata sempre da Savelli, La bastarda di Istanbul, tratto da uno dei romanzi più letti e discussi in Turchia negli ultimi anni. L’autrice Elif Shafak ha concesso i diritti di quest’opera per la prima volta proprio alla produzione fiorentina. Lo spettacolo affronta il tema scottante della “questione armena” di cui ricorre proprio nel 2015 il centenario e lo fa attraverso la storia di amicizia tra due ragazze appartenenti alle diverse etnie. Questa saga inter-etnica si avvarrà della preziosa presenza sul palco dell’attrice turca Serra Ylmaz, e mi vedrà interpretare il ruolo di una mamma, proprio la madre della “bastarda”. Lo spettacolo sarà in scena dal 3 al 15 marzo a Firenze al Teatro di Rifredi.
Anita Perrotta
A seguire le date della tourneè ‘Le Beatrici’
DICEMBRE
Milano Teatro Litta dal 16 al 31 con pausa 22 23 24 25
GENNAIO
7 Conselice (Ravenna)
8 Sasso Marconi (Bologna)
9 Ostia (Roma)
10 Ostia (Roma)
11 Formello (Roma)
FEBBRAIO
dal 5 al 9 Sardegna
20 Minerbio (Bologna)
21 Chiusi (Siena)