GRAFFITI, STREET ART E POI … BANKSY

16/05/2014 990 0 0

Ogni epoca storica è segnata da un movimento artistico, spesso espressione dei sentimenti e della vita degli autori ma anche testimonianza della politica e dell’atmosfera del momento. Oggi possiamo affermare che la Street Art, erede della Pop Art e del Graffitismo è una forma d’arte riconosciuta in tutto il mondo, la cui nascita si può collocare nei primi anni del XXI secolo tra FranciaInghilterraSpagnaFinlandia e Italia. La strada diventa l’elemento imprescindibile, a volte contorno, a volte protagonista: non più vernici spray e caratteri di scrittura, ma opere create con diversi materiali come poster, stencil, giochi di luce … l’importante è trasmettere a tutti, impattare, stupire.

Tra tutti spicca Banksy, che più di chiunque altro ha diffuso la  Street Art nel mondo; nato a Bristol, di lui non si conosce il volto e l’identità, esempio perfetto di Guerrilla Art. Inizia la sua attività nella sua città natale, dopo poco si sposta a Londra dove  troviamo molto di lui nel quartiere di Shoreditch,  East London. Successivamente fa dei passaggi nelle capitali europee, nel nord Africa e a New York. Banksy  si concentra su tematiche sociali e politiche: è un pacifista, si schiera contro il capitalismo e l’aggressività della globalizzazione nonché  del conformismo morale, è a favore della libertà di pensiero e di espressione.Chi si trova davanti ad una sua opera di certo non ne rimane indifferente. Banksy trova il modo di stupire ed emozionare attraverso grandi contrasti, mescolando il sacro e il profano, umanizzando gli animali, provocando comunque una riflessione anche estemporanea.E’ famoso per le sue incursioni all’interno di musei dove appende i suoi quadri che solitamente sonoreinterpretazioni di opere presenti nel museo stesso.

Emozionante è il suo video contro Al Queda dove utilizzando il personaggio disneyano Dumbo, immortala la follia ridicola e idiota  dei terroristi vista con gli occhi di un bambino. Ha firmato lo storyboard della sigla di una puntata del cartoon dei Simpson, andata in onda nell’ ottobre 2010, dove critica la Fox, per la scelta della società di produzione di esternalizzare una parte delle sue attività in Sud Corea.

A Febbraio 2014 la sua opera ‘Il palloncino ‘ è stata battuta all’asta per più di $ 600.000. Al momento non si sa dove sia e cosa stia elaborando…possiamo solo aspettare. Per approfondire la sua opera si può fare riferimento al suo sito web e alla sua pagina Facebook.

Categories: Arte, Visioni
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